ACKERL Bernhard
Bernhard Ackerl è una figura quasi leggendaria nel contesto dell'automobilismo sportivo delle origini, a causa della scarsità di informazioni sulla sua carriera. Si ricorda non tanto per vittorie, ma per la brevità del suo percorso sportivo, che durò solo due anni. Questo lo rende emblematico delle difficoltà e delle avventure vissute dai piloti dell'epoca, animati da una grande passione.
Nel 1931, Ackerl partecipò al prestigioso Gran Premio di Monte Carlo, pilotando una Bugatti T37A. Questo modello, derivato dalla celebre T35, era famoso per il suo motore di 1,5 litri e l'agilità, caratteristiche ideali per il complesso circuito monegasco. Partire dalla terza posizione in griglia fu un traguardo significativo per Ackerl, data la concorrenza e le limitazioni tecniche del tempo. Tuttavia, non riuscì a terminare la gara per problemi meccanici, incidenti o l'intensa competitività degli altri piloti. Le corse di allora erano imprevedibili: la tecnologia era nascente e la sicurezza scarsa.
La storia si ripeté pochi mesi dopo al Gran Premio di Brno. Anche se meno noto di quello di Monte Carlo, il circuito cecoslovacco presentava sfide impegnative. Ancora una volta, Ackerl fu costretto al ritiro, consolidando un pattern di sfortune che mise alla prova la sua dedizione.
Il 1932 rappresentò l'ultimo tentativo di riscatto per Ackerl. Al circuito AVUS di Berlino, noto per i suoi lunghi rettilinei che esigevano il massimo dai motori, non riuscì nemmeno a iniziare la corsa. Probabilmente a causa di questi deludenti risultati e di considerazioni economiche e di sicurezza, decise di ritirarsi.