ACHARD jean
Nato Jean-Jacques Grosman, fu giornalista e membro attivo della Resistenza francese durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante la Liberazione divenne direttore del giornale Debout (In piedi o in piedi), fondato da Claude Julien, un altro membro della Resistenza francese. In seguito divenne presidente della Federazione nazionale francese degli ex combattenti.
Dopo la guerra fece il suo debutto nelle corse con una Maserati 1500 sovralimentata. Achard guidò con entusiasmo nel 1946 e nel 1947, cercando di ottenere lo status di pilota di GP. Corse sotto la bandiera della sua scuderia personale, France Course, gestita da Jean Leroy, e talvolta sotto la bandiera dell'Ecurie Atalante.
Nel 1946 corse con una vecchia Bugatti e una Maserati. Al GP di Albi ottenne un sesto posto con una Maserati 4CL dell'Ecurie Atalante.
Quell'anno, l'Ecurie Blanche et Noire prese in prestito la Delahaye 155, l'unica vera Delahaye da GP. La vettura si presentò a Nizza per le verifiche tecniche, ma per qualche motivo non fu autorizzata a correre. Poi, quando l'Ecurie Blanche et Noire scomparve a metà stagione, la Delahaye fu affidata ad Achard. La iscrisse al Circuito dei Trois Villes sotto la bandiera dell'Ecurie Atalante nell'agosto 1946, ma non prese il via. Si era qualificato quarto ed era il più veloce tra le vetture francesi. Purtroppo, al momento della gara non riuscì a farla partire e fu squalificato.
Nel 1947 l'Ecurie Gersac fu presentata ufficialmente alla stampa il 1° aprile nella sua sede di Parigi, al 24 di rue François-Bonvin. Le tre vetture avevano un nuovo distintivo: un cerchio cromato con la scritta Ecurie Gersac, anziché Ecurie Walter Watney come a Monthléry. Henri Louveau era il direttore tecnico dell'Ecurie e il suo pilota di punta. Phi-Phi Etancelin, Pierre Levegh, Achard e Maurice Trintignant erano i piloti.
Nel 1947 Achard guida una Ecurie Gersac Delage D6.70 e si classifica quarto al GP di Pau in aprile, poi, più tardi nel mese, al Grand Prix du Roussillon a Perpignan si schianta al 7° giro. Corse con una Simca al Bol d'Or e ottenne un 8° posto alla Jersey Road Race con la Delage in maggio, seguito da un sesto posto al GP di Marsiglia 10 giorni dopo. A Nimes, in giugno, si schianta al primo giro, mentre la Delahaye 155 V12 che aveva usato nel 1946 viene prestata a Levegh per la gara.
Achard guidò nuovamente la Delahaye il 13 luglio nel Grand Prix de l'Albigeois ad Albi. Tuttavia, ebbe un grave incidente quando l'auto perse una ruota, uccidendo una spettatrice. Achard si infortuna e non riesce a riprendersi in tempo per il GP di Comminges in agosto.
Non corse più in Europa, ma alla fine del 1950, quando Philippe Etancelin, ormai cinquantenne, si ritirò, Achard acquistò la sua Talbot Lago T26C (110008) del 1948.
Nel gennaio 1951 Achard si trasferì in Brasile, portando con sé la Talbot con l'intenzione di correre in eventi locali e di partecipare alla 500 miglia di Indianapolis. Quell'anno corse a Interlagos il 13 maggio, arrivando 5°, e a Boavista il 24 giugno, arrivando 3°. La Talbot fu poi venduta a un pilota brasiliano locale, Pinheiro Pires.
È al volante della Ferrari di Pinheiro Pires che Achard si schianta con conseguenze fatali mentre partecipa alla Rampa de Gávea, una cronoscalata che si svolge su una parte del tracciato di Gávea. Decollò ad alta velocità ma, a quanto pare, si confuse con i pedali della sua Ferrari, poiché la sua Talbot aveva i pedali dell'acceleratore e del freno disposti in posizione invertita, con l'acceleratore al centro, e si schiantò a capofitto contro un muro.