Abitacolo
L’autovettura è solitamente composta da tre vani: quello dove alloggia il motore, quello destinato ai bagagli e appunto l’abitacolo, la zona che ospita il guidatore e i passeggeri. L’abitacolo è costruito in modo tale da rappresentare una gabbia di sicurezza per le persone che ospita. Infatti, a differenza della carrozzeria della vettura, è strutturato in modo tale da non essere soggetto a deformazioni.
Il numero dei posti a sedere presenti nell’abitacolo varia generalmente da un numero di due a un massimo di nove. In alcuni casi è possibile rimuovere i sedili, agevolando in questo modo il trasporto di merci. Nella berlina bagagliaio e abitacolo non sono comunicanti tra di loro.
Nelle berline di lusso, come la limousine, l’abitacolo è molto allungato e permette largo spazio alla fila posteriore di sedili. La station wagon ha origine dalla berlina a cinque porte ma presenta un posteriore più allungato e col portellone verticale forma un solo vasto spazio interno all’abitacolo, ideale per il trasporto dei bagagli.
L'abitacolo rappresenta una sorta di guscio di protezione per l’autista e i passeggeri.
I crash test servono a valutare la capacità del veicolo di rispondere alla sicurezza passiva, vale a dire quando si verifica un incidente che il guidatore non può evitare. Fino alla metà degli anni Novanta, in Europa non era attivo un sistema che scientificamente fosse in grado di misurare la sicurezza di un autoveicolo.
A partire dal 1997 è entrato in funzione il programma EuroNCAP (New Car Assessment Programme) che consente di valutare le prestazioni di sicurezza passiva dei veicoli omologati. In particolare, ci sono una serie di test che verificano la sicurezza e la tenuta dell’abitacolo: la prova d’impatto frontale contro un oggetto deformabile; la prova d’impatto laterale (un carrello viene spinto a 50 km/h impattando nel punto in cui si trova il bacino di un guidatore medio); la prova di urto laterale contro un palo; la prova d’impatto contro un pedone.