ACL
dal 1970 al 1976
Rodeo
Negli anni '70, l'industria automobilistica europea era in rapida trasformazione, con una crescente domanda di veicoli leggeri e versatili. In questo contesto, l'introduzione della ACL Rodeo nel 1970 rappresenta una pietra miliare. Sebbene meno conosciuta rispetto a concorrenti come la Citroën Méhari, la Rodeo ha avuto un impatto significativo.
La ACL Rodeo era equipaggiata con un motore Renault da 845 cc e 34 CV. Questa scelta rifletteva la strategia di ACL di produrre un'auto efficiente ed economica, ideale per l'uso urbano e le attività ricreative. Nonostante le modeste prestazioni, il motore era sufficiente per la guida cittadina, offrendo un'esperienza pratica piuttosto che sportiva.
Un elemento distintivo della Rodeo era la carrozzeria in fibra di vetro laminato, ispirata alla Citroën Méhari, che la rendeva leggera e resistente alla corrosione. Questo materiale innovativo permetteva una certa libertà di design e adattabilità per diversi utilizzi, dal trasporto familiare all'uso turistico.
Nonostante i vantaggi, l'uso di fibra di vetro richiedeva attenzione alla manutenzione, specialmente contro i raggi UV. Queste sfide influenzavano il successo a lungo termine del modello.
Una svolta avvenne con l'adozione di un motore a 4 cilindri da 1,1 litri e 47 CV, che migliorò le prestazioni e la reputazione della Rodeo sul mercato, permettendole di affrontare percorsi più impegnativi.
In seguito la vettura venne prodotta con il marchio Teilhol.