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ACI

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Automobile Club d'Italia, ente parastatale con sede a Roma che opera nel campo dell'automobilismo in generale. 
Fondato nel 1900 a Torino come semplice privata associazione di automobilisti in difesa degli interessi della categoria (allora ristrettissima), è stato costituito in ente morale con il regio decreto n. 2481 del 14 novembre 1926. 
Da allora ha avuto quindi un ruolo pubblico, subito reso evidente dall'affidamento da parte dello Stato della riscossione della tassa di circolazione (oggi diventata tassa di possesso) e della tenuta del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), l'archivio che registra i dati dei veicoli rilevanti ai fini fiscali, le generalità dei proprietari ed eventuali vincoli alla proprietà, come per esempio le ipoteche.

Ancora oggi l'attività dell'ACl si divide in due settori fondamentali, con bilanci separati: i servizi in favore degli automobilisti e a tutela, studio e gestione di vari aspetti legati all'automobilismo, anche sportivo (chiamati attività istituzionali, poiché seguono gli originari scopi dell'associazione, riportati nell'atto costitutivo), e i servizi svolti per conto dello Stato (chiamati servizi delegati).

Frequenti polemiche hanno sottolineato lo scarso sviluppo dei servizi istituzionali e la possibile incompatibilità di ruoli tra la difesa degli automobilisti e l'esazione delle imposte a loro carico, tanto più che l'inaffidabilità dei sistemi di riscossione e l'iniquità di leggi avallate dall'ACl stesso hanno più volte provocato ingiuste contestazioni ai danni di cittadini in regola.

Alla fine degli anni 90, questi problemi di esazione hanno provocato anche lo scontento del governo, che ha minacciato un serio ridimensionamento dell'ente (le cui finanze dipendono in buona parte proprio dai servizi delegati).

Ciò non è tuttavia accaduto, anche per l'impossibilità di avere una maggioranza parlamentare determinata a votare i necessari provvedimenti. Per questo, dal 2000 in poi la situazione si è assestata e le prospettive dell'ente appaiono meno travagliate: si continua a puntare ancora molto sui servizi delegati. D'altra parte, all'ACl è stato riconosciuto a pieno titolo un ruolo nello Sportello telematico dell'automobilista, il che garantisce alla parte pubblica dell'ente una lunga sopravvivenza. Sarebbe auspicabile che ciò non portasse ancora una volta a trascurare i servizi istituzionali, gli unici che danno reali vantaggi agli automobilisti.

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La sede centrale dell'ACI di Roma